Assomet, patrocinatrice di MCR EXPO, in audizione alla Camera dei Deputati sul nuovo D.L. 84 “Materie prime critiche”
La Commissione Attività Produttive ha incontrato i vertici dellâassociazione industrie metalli non ferrosi sul nuovo Decreto Legge n. 84 del 25 giugno 2024 âDisposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategicoâ.
Il direttore di Assomet, Orazio Zoccolan, ÃĻ intervenuto a inizio luglio presso la Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati sul tema delle materie prime critiche, oggetto del D.L. n. 84 dello scorso giugno 2024.
“I metalli non ferrosi – ha osservato Zoccolan – sono per la maggior parte classificati quali materie prime critiche e strategiche, come nel caso di rame e allumino. Per questo motivo Assomet ÃĻ direttamente interessata alle norme di adattamento alle disposizioni del Critical Raw Materials Act (CRMA – Regolamento UE 2024/1252) e accoglie favorevolmente la volontà del governo italiano di razionalizzare, per i progetti strategici, gli adempimenti amministrativi previsti“.
âGli obiettivi di transizione energetica dell’Europa – ha affermato Zoccolan – aumenteranno la domanda di metalli di base (alluminio, rame, zinco, silicio), materiali per batterie (litio, cobalto, nichel, grafite, manganese, piombo), terre rare e altri ancora. E sappiamo bene che i metalli rappresentano una risorsa permanente grazie al riciclo. Incentivare e promuovere lâattività di riciclo consentirà un migliore approvvigionamento di materie prime per le industrie manifatturiere, in particolare quelle impegnate su prodotti necessari alla transizione ecologica e digitale, riducendo la dipendenza da forniture extra UEâ.
Nel merito del Decreto-legge n.84, il direttore di Assomet ha portato allâattenzione della Commissione il tema della esportazione dei rottami metallici fuori dallâEuropa, chiedendo che il monitoraggio dei flussi, già previsto per i ferrosi dal DL 21/2022, venga esteso ai rottami di rame e alluminio, gravati dai medesimi problemi di approvvigionamento sul territorio nazionale.
âLa nostra proposta – ha affermato Zoccolan – prevede di aggiungere i codici Ateco dei rottami di rame e alluminio a quelli già presenti. Il giudizio complessivo sul provvedimento eĖ positivo, riteniamo tuttavia necessario rafforzarne alcune misure per velocizzare gli iter autorizzativi. E ci uniamo alle considerazioni espresse da Confindustria, in particolare laddove sostengono i criteri dettati dallâeconomia circolare, che promuove il riciclo dei materiali strategiciâ.